giovedì 8 novembre 2018

Il Lupo solitario. Di Mohmoud Suboh



Non so se per il freddo di questo mese pazzo, o per i troppi morti dimenticati? Un pensiero mi girava in testa... una riflessione m’inquietava: fino a pochi mesi fa si parlava di terrorismo, di attentati e di stragi in Europa ed in America, quasi tutti i giorni eravamo inchiodati alla televisione, guardavamo in diretta l’attentato e gli attentatori integralisti figli di Al Qaida o dell’ISIS, e adesso non se ne parla più, tutto è finito! 

Quel terrore che ci aveva accompagnato per mesi! Di certo ci aveva condizionato e per certi aspetti, ci aveva costretto a modificare alcune nostre abitudini e direi alcune nostre convinzioni. Adesso tutto è finito, tutto quel chiasso e quel terrore sono spariti! Non c’è più... come era arrivato se n’era andato.

Aveva assistito alla sua morte, era presente in quel centro commerciale dove l’attentatore aveva intenzione di compiere la sua strage. Lei è una educatrice, lavora presso un centro interculturale nella provincia di Cagliari, costruisce l’integrazione fra i popoli, insegna anche la lingua italiana, lotta affinché le guerre cessino, e perché i ragazzi possano vivere la loro crescita in libertà... rispettando la ricchezza della diversità

Non avrebbe mai immaginato che si sarebbe trovata in mezzo ad un attentato da parte della gente che difendeva. Si era nascosta a terra, tra gli scaffali, mentre una voce concitata annunciava: “Nascondetevi, mettetevi al riparo, c’è un terrorista...”
Nel frattempo un ragazzo correva spaventato e tanti poliziotti lo inseguivano pronti a sparare.
“Tutti giù, mettetevi al riparo è un attentato...”

La gente urlava e si stringeva ai propri cari, ma c’era anche chi filmava la scena... la nostra educatrice sentiva le urla terrorizzate della gente, anche lei avrebbe voluto urlare e piangere, ma era nascosta e pregava in silenzio, e le voci che invitavano a mettersi al sicuro la riempivano ancora più di paura. Era vicina, e aveva visto l’attentatore negli occhi, mentre stava correndo terrorizzato con in mano uno strano oggetto: sulle spalle aveva uno zainetto.

Brano tratto dalla raccolta "Short Story, volume I", Sa Babbaiola edizioni



Brano tratto da "Short story", Sa Babbaiola Edizioni


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